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 Ci ha fatto molto sorridere vedere il faccione di Luca La Rocca bell’impresso sulle pagine del quotidiano La Repubblica. Si certo, è un po’ vanitoso, ma conoscendolo sarà parecchio irritato dalla cosa visto che non gli piace affatto finire sui giornali, e soprattutto se non gli viene chiesto nemmeno il permesso di utilizzare una sua foto, tra l’altro presa dal suo profilo Facebook privato! Ci siamo fatti più di due risate nel vedere il nome del Bazura accostato alle parole «zona rossa, arresti, espulsioni», parole che ci fanno venire rabbia per come vengono usate e per chi vengono usate... Ma andiamo al dunque della questione. Anni fa avevamo fatto una chiacchierata con i gli amministratori locali, mettendoli in guardia su quello che sarebbe successo con l’esplosione delle licenze nel nostro quartiere, fornendo loro una precisa panoramica sulle problematiche che sarebbero potute intervenire a discapito dei residenti e degli stessi avventori. Certo la chiusura di un posto storico come i Murazzi (mossa assolutamente sbagliata) ha fortemente influito sull’aumento dei passaggi in un quartiere come Sansalvario, incrementando a dismisura il passaggio di persone anche dalle 3 di notte in poi, mettendo a dura prova la pazienza dei residenti, non troppo abituati al «chiacchiericcio» e ai volume esagerati di certi luoghi a qualsiasi ora. La tanto decantata «riqualificazione» del quartiere, che secondo il nostro punto di vista ben poco aveva da riqualificare, visto l’ottimo lavoro fatto da Associazioni, locali già esistenti e persone comuni per rendere questo quartiere vivibile per tutti e tutte, doveva partire da punti ben più importanti che non quelli dell’apertura selvaggia di locali ipermodaioli, forse nel tentativo, ben riuscito a nostro parere, di far lievitare un po’ il prezzo di qualcosina! Una maggiore possibilità di arrivare nel quartiere in bici, con un aumento considerevole di rastrelliere posizionate in punti strategici e utili, un potenziamento capillare e strutturato delle linee urbane ed extraurbane notturne, così da incentivare l’uso dei mezzi pubblici, anche e soprattutto per i molti che arrivano dalla cintura e sono in qualche modo costretti a utilizzare la macchina! E magari, perché no, una convenzione con i taxi notturni, cose che già si vedono in tutte le grandi città europee (un esempio per tutti: raggiungere Zona San Paolo da Sansalvario dopo la mezzanotte arriva a costare qualcosa come 16 €!!). Questo è quello che avevamo pensato si dovesse fare prima di decidere di concedere licenze commerciali in maniera indiscriminata, seppur legittime ovviamente. In questi giorni tanto abbiamo riflettuto e ancor di più ci siamo confrontati con i nostri soci e molto si è discusso, soprattutto con i tanti che arrivano da fuori Torino (anche ai non «torinesi doc» piace vivere la nostra atmosfera, che non è fatta solo ed esclusivamente di movida sfrenata!) e che con questo sistema di trasporti non hanno nessun altra possibilità che usare l’auto. La tanto ventilata e da alcuni sperata (chissà perché poi!) ZTL notturna dovrebbe essere pensata e strutturata in modo da non escludere una parte, anche quella importante, della popolazione che ama questo quartiere non solo per il divertimento alcoolico che offre!
La Sansalvario che oggi noi tutti vediamo, soprattutto quella militarizzata, è purtroppo il triste risultato di mosse commerciali scellerate attuate dagli stessi amministratori locali che ora chiedono un ridimensionamento drastico e ormai tardivo di ciò che loro stessi hanno contributo a creare!